mercoledì 1 aprile 2009

I CONSIGLI DI ALESSIA....

Shalom carissimi,
vi pubblico alcuni suggerimenti di Alessia, fisioterapista socia JaFitalia di Parma, rivolto a tutte le persone che desiderano approcciare, aiutare un diversamenteabile, ma non hanno nessuna esperienza...
Quando si ha a che fare con persone disabili gravi come i tetra e i paraplegici bisogna:

  1. Essere se stessi.
  2. Non bisogna atteggiarsi a quel che non si è
  3. Le persone di fronte a noi sanno benissimo quando siamo sinceri.
  4. Se non siamo abituati a parlare con i disabili all'inizio è normale provare un pochino d'impaccio.
  5. E' utile a volte dire "E' la prima volta che incontro una persona che ha avuto un incidente." Oppure se è vero "Conosco un'amica che ha una lesione come la tua...." L'importante è rompere il ghiaccio mettendo tutti a proprio agio.
  6. Evitate di parlare dell'incidente, per la persona disabile può essere un argomento dolorosissimo, quando si sarà instaurato un rapporto di amicizia sarà la stessa persona disabile che avrà voglia di parlarne.
  7. Per il disabile il tempo si divide in PRIMA e DOPO l'evento traumatico, cercate di fare parte innanzitutto del PRESENTE.
  8. Cercate di guardare le persone negli occhi quando parlate a loro.
  9. Evitate di fissare cicatrici o stranezze varie per non fare sentire l'interlocutore allo zoo.
  10. Ci sono molti livelli di sofferenza e molti modi diversi di affrontarla, ricordate sempre che ogni persona è unica e vive la sua disabilità in modo diverso, sarebbe necessario scrivere dei libri per classificare i vari modi di reagire delle persone.
  11. Cercate di studiare chi avete di fronte, non è facile....
  12. Se una persona è disabile da poco tempo (fino a 5 anni) potrebbe versare in uno stato che va dalla depressione alla rabbia.
  13. Non giudicate mai nessuno anche in cuor vostro perché non sappiamo come ci comporteremmo noi in situazioni simili.
  14. E’ probabile che qualcuno vi ripeta che sarebbe stato meglio morire, Non fate gli scandalizzati imparate a sdrammatizzare anche con battute spiritose del tipo "prima o poi sarai accontentato ma adesso siamo ancora quà a parlare..." in queste situazioni è facile anche parlare del Signore.
  15. I paraplegici sono molto diversi dai tetraplegici i tetra dipendono dagli altri in tutto. Sviluppano una sensibilità incredibile, sanno capire a colpo d'occhio che tipo di persona hanno di fronte non n hanno paura di chiedere aiuto perché non hanno alternativa, sono molto meticolosi nella cura della persona. Necessitano della completa disponibilità da parte degli altri, all'inizio si sentono molto umiliati, ma col passare del tempo sanno "usare" le mani e le gambe degli altri in modo incredibile, sono una palestra di pazienza e di amore per chiunque! provare per credere.
  16. Ricordate che i mielolesi sentono molto dolore e fastidi a non finire, nella parte della lesione, negli organi interni. Possono avere problemi urinari, piaghe, escoriazioni, problemi articolari, bruciori, formicolii ecc.. Sono dei campionari di dolori, fastidi, disagi fisici. Alternano giornate buone e giornate terribili. Cercate di capirli se hanno giornate sì e giornate no.
  17. Ricordate che il Signore usa la sofferenza anche per svergognare chi si sente sano. E' probabile che pur essendo partiti con l'intenzione di aiutare i disabili nella loro sofferenza, un giorno vi ritroverete a piangere sulla spalla di un amico disabile che vi consolerà con parole sagge e convincenti. (parlo per esperienza)

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