mercoledì 30 settembre 2009

COME FACCIO SE NON STO BENE?

“LA GLORIA dei giovani è la loro forza”.
Se sei malato o disabile potresti pensare che questa frase non si applichi certo a te.
Ma non è così! Il fatto è che molti ragazzi disabili o con una malattia cronica sono riusciti a superare gli ostacoli più temibili.
Hiroki, che vive in Giappone, fu colpito alla nascita da paralisi cerebrale.
“I muscoli del collo non sono in grado di tenere la testa eretta e non riesco a controllare i movimenti delle mani”, dice. “Dipendo completamente dagli altri”.
Natalie e suo fratello James, che vivono in Sudafrica, sono affetti sin dalla nascita da una rara forma di nanismo. Natalie ha anche la scoliosi, una deformazione della colonna vertebrale. “Ho subìto quattro interventi”, dice, “e a causa della deviazione della colonna ho problemi ai polmoni”.
Timothy, un ragazzo della Gran Bretagna, all’età di 17anni scoprì di avere la sindrome da stanchezza cronica. “Ero una persona sana e attiva”, dice, “ma in meno di due mesi diventai così debole da non riuscire a reggermi sulle gambe”.
Quando aveva 19anni a Danielle, che vive in Australia, fu diagnosticato il diabete. “Dato che è una malattia che non si vede”, spiega, “alcuni non si rendono conto di quanto sia grave. In realtà il diabete può uccidere”.
Se soffri di qualche malattia o sei disabile, troverai senz’altro incoraggianti i commenti di Hiroki, Natalie, Timothy e Danielle. D’altra parte, se godi di buona salute questi commenti possono aiutarti a essere più comprensivo nei confronti di chi lotta con una malattia o un’invalidità.
Per te qual è la cosa più difficile da affrontare?
*Natalie: È la reazione delle persone che mi vedono per la prima volta. Non sono mai a mio agio. Mi sento sempre gli occhi puntati addosso.
*Danielle: Quando si ha il diabete, la cosa più difficile è sapere cosa mangiare, quanto mangiare e quali cibi ridurre. Uno squilibrio nell’alimentazione potrebbe portarmi all’ipoglicemia, o addirittura farmi entrare in coma.
*Hiroki: Ho una speciale sedia a rotelle, modificata apposta per me, e passo circa 15ore al giorno nella stessa posizione. Per di più non riesco a dormire bene. Il minimo rumore mi sveglia.
*Timothy: All’inizio il problema più grande è stato accettare il fatto di essere malato. Le mie condizioni mi creavano imbarazzo.
Quali sono altre difficoltà che incontri?
*Danielle: A causa del diabete mi sento molto stanca. Ho bisogno di dormire più dei ragazzi della mia età. E poi il diabete è una malattia cronica per la quale non esiste una cura.
*Natalie: Ovviamente per me c’è la questione dell’altezza. Un gesto normale come prendere qualcosa dallo scaffale di un negozio è un’impresa. Fare la spesa da sola è una gran fatica.
*Timothy: Devo sempre fare i conti col dolore e con periodi di depressione. Prima di ammalarmi, ero una persona molto attiva. Avevo un lavoro e guidavo. Praticavo alcuni sport, tra cui calcio e squash. Ora sono costretto su una sedia a rotelle.
*Hiroki: Non riesco quasi a parlare. Questo è scoraggiante e mi impedisce di iniziare una conversazione. A volte mi capita di colpire inavvertitamente qualcuno a causa di un movimento involontario della mano. E per colpa di questo problema del linguaggio non posso nemmeno chiedere scusa.
Cosa ti ha aiutato ad affrontare la situazione?
*Danielle: Cerco di soffermarmi sulle cose belle della vita. Ho una famiglia meravigliosa. Inoltre cerco di tenermi sempre aggiornata sul diabete. So che è mia responsabilità stare attenta alla salute e faccio del mio meglio per aver cura di me.
*Natalie: La preghiera mi dà forza. Cerco di affrontare un problema alla volta. Tenermi occupata mi aiuta a non soffermarmi su pensieri negativi. E ho dei genitori meravigliosi su cui posso contare.
*Timothy: Ogni giorno faccio qualcosa di spirituale, anche solo per poco tempo.
* Hiroki: Cerco di non preoccuparmi delle cose che non posso cambiare. Sarebbe solo una perdita di tempo. Faccio invece tutto il possibile per edificarmi spiritualmente, e non uso la mia condizione come un alibi. Quando non riesco a dormire, colgo l’occasione per pregare.
RIFLETTI:
Hiroki e Timothy sono costretti su una sedia a rotelle. Se ti trovi in una situazione simile, in che modo i loro commenti ti possono aiutare a mantenere un atteggiamento positivo?▪Danielle dice a proposito del diabete: “Dato che è una malattia che non si vede, alcuni non si rendono conto di quanto sia grave”. Hai anche tu una malattia “che non si vede”? In tal caso, cosa puoi imparare dalle parole di Danielle?
Natalie dice che uno dei problemi più grandi che deve affrontare è la reazione delle persone che la vedono per la prima volta. Cosa faresti per mettere a suo agio qualcuno come Natalie? Se hai una malattia o un’invalidità che ti fa sentire come lei, come puoi imitare il suo atteggiamento positivo?
Cosa puoi fare per aiutare ciascuno di loro?
P.S: Inanzitutto ringrazio Massimo Lorusso http://www.rsdsorriso.org/ autore di questa bellissima riflessione, poi desidero rispondere all'ultima domanda su cosa posso fare per loro: consigliando Massimo, Danielle, Timothy, Natalie, James,Hiroki e ai disabili a continuare a cercare e pregare al nostro Padre celeste poiché Gesù è la nostro unica forza, salvezza e medicina e non perdere la speranza in un Dio misericordioso che può cambiare ogni cosa! infine vi segnalo altri esempi di cristianamenteabili come me (www.cristianamenteabili.blogspot.com ), Nick Vujicic http://www.lifewithoutlimbs.org/ , Scott Rigsby http://www.scottrigsby.com , Michele della Moretta, http://mikidmm1975.blogspot.com/ , Alessandro Sacco http://disabilescatenato.myblog.it/ Roberto Barnabè http://evangelonobarriere.blogspot.com/
Dio vi benedica


Nessun commento: